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Come realizzare una torta mimosa con le foglie oro

Realizza la torta mimosa e decorala con le briciole oro 23K

Oggi celebriamo le donne, belle, solari e gioiose come tutte le nostre donne che amano cucinare!
Noi di COVE volgiamo darvi un’idea esclusiva per rendere il vostro dolce ancora più bello ed elegante in onore loro.
Diamo un tocco di classe e al tempo stesso di una novità con le briciole oro 23K.

Preparate la vostra torta mimosa, tipica in questa giornata, conferendole maggiore prestigio e un tocco di “eleganza fuori norma”.

Cosa sono le briciole ore 23K?

L’oro alimentare è un materiale che si sta affermando con crescente successo nel settore della pasticceria di lusso. Esplicitamente preziose, le briciole di oro alimentare 23K trasformano le tue creazioni culinarie in veri e propri piatti gioiello.
In base alle direttive Europee, l’oro e l’argento edibili sono classificati come coloranti alimentari.
Inoltre, vi rassicuriamo che anche se metalli, questi usati nelle loro forme pure (appunto 23K) non presentano controindicazioni per l’organismo. L’oro alimentare è considerato innocuo, inerte, e trova anche una particolare applicazione medica: l’aurotiomaleato di disodio, infatti, è un farmaco per combattere l’artrite reumatoide.

Come usare le foglie d’oro in pasticceria?

Le briciole di oro 23K, come la sua variante in fogli, risultano del tutto neutre al palato, pertanto non provocano alterazioni sensoriali nel dolce che vogliamo preparare. Anche sul piano della consistenza il discorso è simile, in quanto hanno uno spessore così fine da rivelarsi appena percettibili.
Le briciole oro 23K sono versatili per guarnizioni di vario tipo, nel caso specifico spolverate le briciole sulla superficie della vostra torta mimosa per renderla brillante come il sorriso di ogni donna!

Curiosità: le origini dell’oro alimentare
Nonostante sia un ingrediente che solo recentemente siamo abituati a trovarlo come decorazione di esclusivi piatti gourmet, l’oro edibile ha radici storiche risalenti fin dall’antica Cina e dall’Egitto.
E ancora ritrovandolo tra gli imperatori romani e in Giappone dove si impreziosivano liquori e piatti speciali. Attraversando il Medioevo e il Rinascimento, nei banchetti delle corti reali europee si utilizzava per guarnire le portate più scenografiche ed impressionare i propri ospiti. Inoltre, mangiare il più prezioso dei metalli in quel periodo, era anche ritenuto utile per la prevenzione
delle malattie cardiache.
L’alta cucina riscopre il metallo prezioso negli anni Ottanta e soprattutto a partire dal 1981, quando Gualtiero Marchesi propone il suo risotto oro e zafferano, una variante di lusso del celebre risotto alla milanese.

Cosa aspettate? Proponete la vostra variante di lusso della torta mimosa e celebrate la bellezza delle donne non solo oggi!